Categoria: Forze dell’ordine

12 Feb

Forze dell’ordine : Art. 337 cp  Inseguimento

In tema di resistenza a pubblico ufficiale, integra l’elemento materiale della violenza la condotta del soggetto che, per sfuggire all’intervento delle forze dell’ordine, si dia alla fuga, alla guida di un’autovettura, ponendo deliberatamente in pericolo, con una condotta di guida pericolosa, l’incolumità personale degli altri utenti della strada (Sez. 1, n. 41408 del 04/07/2019, Foriglio, Rv. 277137 – 01). Analogamente è stato posto in luce che integra il delitto di resistenza la condotta di chi, nel porre in essere una fuga, riveli il proposito di interdire o ostacolare il pubblico ufficiale nel compimento del proprio ufficio, in particolare fuggendo in macchina contromano e mettendo in pericolo la vita dei passanti (Sez. 6, n. 3713 del 20/11/1979, Pappada, Rv. 144689). Sez. PRIMA PENALE, Sentenza n.4865 del 02/02/2024 (ECLI:IT:CASS:2024:4865PEN), udienza del 17/10/2023, Presidente ROCCHI GIACOMO  Relatore CURAMI MICAELA SERENA

11 Dic

Forze dell’ordine : Art. 341 bis cp Oltraggio a PU

Per indirizzo consolidato di questa Corte di legittimità, in tema di oltraggio, l’offesa all’onore ed al prestigio del pubblico ufficiale deve avvenire alla presenza di almeno due persone, tra le quali non possono computarsi quei soggetti che, pur non direttamente attinti dall’offesa, assistano alla stessa nello svolgimento delle loro funzioni, posto che il requisito della pluralità risulta integrato unicamente da persone che siano estranee alla Pubblica Amministrazione ovvero da persone che, pur rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale, siano presenti in quel determinato contesto spazio-temporale non per lo stesso motivo d’ufficio in relazione al quale la condotta oltraggiosa sia posta in essere dall’agente (in tal senso, tra le tante, Sez. 6, n. 6604 del 18/01/2022, Pagliari, Rv. 282999; Sez. 6, n. .30136 del 09/06/2021 Leocata, Rv. 281838, quest’ultima con riferimento a fattispecie in cui la Corte ha escluso la sussistenza del reato in quanto rivolte, le espressioni ingiuriose, ad un appartenente alle forze dell’ordine, dinanzi a due agenti intervenuti a supporto del primo e, quindi, nell’esercizio delle medesime funzioni). Ciò in quanto, ai fini della integrazione del delitto in esame è necessario, secondo il consolidato orientamento di questa Corte, che l’offesa attinga «l’apprezzamento di sé del pubblico ufficiale sia nella dimensione personale, sia nella dimensione funzionale e sociale, potendosi giustificare la tutela assicurata ai pubblici ufficiali dalla fattispecie di cui all’art. 341-bis cod. pen., rafforzata rispetto a quella dei comuni cittadini, soltanto allorché sia minata, più che la reputazione del singolo esponente, la reputazione dell’intera Pubblica Amministrazione » (v., in termini, la sentenza Pagliari, sopra richiamata). Altra pronuncia di questa Corte (Sez. 6, n. 29406 del 06/06/2018, Ramondi, Rv. 273466) ha poi puntualizzato come l’accertamento del requisito debba essere rigoroso, e che solo in seguito, in ordine logico, dovrà valutarsi la possibilità della percezione dell’offesa da parte dei presenti. Sez. SESTA PENALE, Sentenza n.48257 del 04/12/2023 (ECLI:IT:CASS:2023:48257PEN), udienza del 19/09/2023, Presidente DE AMICIS GAETANO  Relatore RICCIO STEFANIA

11 Dic

Forze dell’ordine : Contrabbando TLE aggravante veicolo modificato

Come è stato ripetutamente affermato, in tema di contrabbando di tabacchi lavorati esteri, la circostanza aggravante prevista dall’art. 291-ter d.P.R. n. 43 del 1973, è configurabile nel caso in cui vengano creati all’interno dell’automezzo dei vani di carico, nei quali occultare il prodotto, che alterano le caratteristiche che ne hanno consentito l’omologazione, e ostacolano l’intervento degli organi di polizia che devono adottare particolari accorgimenti tecnico-accertativi per individuarli (Sez. 3, n. 42726 del 05/07/2016, Rodigari, Rv. 267905 – 01; Sez. 3, a n. 35561 del 29/04/2010, Rv. 248361 – 01) Tanto premesso, la sentenza impugnata, con motivazione congrua e non qui rivisitabile, ha ritenuto sussistente la menzionata aggravante sul rilievo che il veicolo di proprietà dell’imputato presentava delle doppie paratie non presenti nel modello omologato, appositamente realizzate nei portelloni posteriori laterali in modo da consentire l’occultamento del TLE, luogo ove effettivamente era stato rinvenuto (cfr. pag. 2). Consegue la manifesta infondatezza del motivo. Sez. TERZA PENALE, Sentenza n.47906 del 01/12/2023 (ECLI:IT:CASS:2023:47906PEN), udienza del 19/10/2023, Presidente ACETO ALDO  Relatore GAI EMANUELA

20 Nov

Forze dell’ordine : Art. 615 ter cp Accesso abusivo sistema informatico da parte di operatore autorizzato

«integra il delitto previsto dall’art. 615 ter, secondo comma, n. 1, cod. pen. la condotta del pubblico ufficiale o dell’incaricato di un pubblico servizio che, pur essendo abilitato e pur non violando le prescrizioni formali impartite dal titolare di un sistema informatico o telematico  protetto per delimitarne l’accesso, acceda o si mantenga nel sistema per ragioni ontologicamente estranee rispetto a quelle per le quali la facoltà di accesso gli è attribuita (Sez. U, n. 41210 del 18/05/2017, Savarese, Rv. 271061 – 01). Sez. QUINTA PENALE, Sentenza n.45467 del 10/11/2023 (ECLI:IT:CASS:2023:45467PEN), udienza del 14/07/2023, Presidente MICCOLI GRAZIA ROSA ANNA  Relatore BIFULCO DANIELA

20 Ott

Forze dell’ordine : Art. 337 cp Resistenza a P.U.

Nella giurisprudenza di legittimità è pacifica la enucleazione dell’elemento materiale del reato di resistenza con riferimento al procedimento in cui si snoda l’attività compiuta dal pubblico ufficiale poiché, si precisa, l’inciso “mentre compie l’atto del suo ufficio” descrive la contemporaneità tra la resistenza e atto che non si esaurisce nell’istante in cui quest’ultimo si perfeziona, ma ricomprende necessariamente anche le fasi immediatamente precedenti e successive, purché direttamente funzionali alla completezza dello stesso (Sez. 6, n. 13465 del 23/02/2023, Bouzy, Rv. 284574). Ne consegue che integra il reato di cui all’art. 337 cod. pen. qualsiasi condotta, di carattere minatorio e/o violento, che si traduca in un atteggiamento – anche implicito, purché percepibile “ex adverso” – volto ad impedire, intralciare o compromettere, anche solo parzialmente e temporaneamente, la regolarità del compimento dell’atto di ufficio o di servizio da parte del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio e, quindi, la condotta oppositiva che si realizza mentre è in corso la verbalizzazione delle operazioni compiute e dei risultati che ne sono conseguiti. Sez. SESTA PENALE, Sentenza n.41138 del 10/10/2023 (ECLI:IT:CASS:2023:41138PEN), udienza del 21/09/2023, Presidente DI STEFANO PIERLUIGI  Relatore GIORDANO EMILIA ANNA

21 Lug

Forze dell’ordine : Convalida arresto presentazione orale in assenza degli operanti e’ sufficiente e verbale di arresto

«il procedimento di convalida dell’arresto in flagranza dinanzi al Tribunale in composizione monocratica può svolgersi anche nel caso in cui gli agenti o gli ufficiali di polizia giudiziaria che hanno eseguito la misura precautelare non possano effettuare, per una qualsiasi ragione, la relazione orale prevista dall’art. 558, comma 3, cod. proc. pen., potendo, in tal caso, essere utilizzati, purché ritualmente trasmessi, il verbale di arresto e la relazione di servizio redatti dagli operanti, in ragione del richiamo alla previsione dell’art. 122 disp. att. cod. proc. pen. operato dall’art. 558, comma 4, cod. proc. pen. o comunque, ove predisposta e trasmessa, la relazione scritta dei predetti, in quanto ciò che il procedimento in oggetto intende assicurare non è l’oralità della relazione afferente l’eseguito arresto, ma la celere definizione della convalida, consentendo la presentazione dell’arrestato anche prima della scadenza del termine di ventiquattro ore previsto dall’art. 386, comma 3, cod. proc. pen.».

Cass. Sez. VI, sent. 13 giugno 2023 (dep. 18 luglio 2023) n. 31173, Pres. De Amicis, rel. Amoroso

29 Giu

Forze dell’ordine : Art. 382 cpp  Flagranza Reato

In alcune tra le più recenti decisioni della giurisprudenza di legittimità la quasi flagranza che legittima l’arresto è stata abbinata alla diretta percezione da parte della polizia giudiziaria degli elementi idonei a far ritenere sussistente, con altissima probabilità, la responsabilità del medesimo, nei limiti temporali determinati dalla commissione del reato “immediatamente prima” (cfr. Sez. 4, n. 38404 del 19/06/2019, Rv. 277187 -01; Sez. 4 n. 53553 del 26/10/2017, Rv. 271683 -01).

Del resto, in tema di arresto in flagranza, per la configurabilità della c.d. “quasi flagranza”, la nozione di tracce del reato non va considerata in senso solo letterale, ma può comprendere anche l’atteggiamento assunto dall’autore del fatto o dalla persona offesa ove costituisca, con assoluta probabilità, un indicatore dell’avvenuta perpetrazione del reato in termini di stretta contiguità temporale rispetto all’intervento della polizia giudiziaria (Sez. 5, n. 21494 del 25/02/2021, Rv. 281210 -01). Deve ribadirsi, pertanto, anche nella fattispecie in esame, che, in tema di arresto in flagranza, l’integrazione dell’ipotesi di c.d. “quasi flagranza” costituita dalla “sorpresa” dell’indiziato “con cose o tracce dalle quali appaia che egli abbia commesso il reato immediatamente prima” non richiede che la polizia giudiziaria abbia diretta percezione della commissione del reato, essendo sufficiente l’immediata percezione delle tracce del reato e del loro collegamento inequivocabile con l’indiziato (cfr. Sez. 4, n. 53553 del 26/10/2017, Kukigi, Rv. 271683; nonché, tra le altre, Sez. 4, n. 1797 del 18/10/2018, dep. 2019, Avorgna, Rv. 274909; Sez. 2, n. 20687 del 11/4/2017, Paunov, Rv. 270360). Detto altrimenti, in tema di convalida dell’arresto, ricorre lo stato di quasi-flagranza nel caso in cui l’indagato sia sorpreso dalla polizia giudiziaria con cose e tracce inequivocamente rivelatrici della recentissima commissione del delitto (Sez. 6, n. 25331 del 19/5/2021, P., Rv. 281749, in una fattispecie che dimostra come le valutazioni sulla “quasi flagranza” possano variare molto tra loro, assecondando le diverse sfumature nelle quali si svolgono le diverse vicende concrete). Sez. QUINTA PENALE, Sentenza n.25096 del 09/06/2023 (ECLI:IT:CASS:2023:25096PEN), udienza del 17/03/2023, Presidente DE MARZO GIUSEPPE  Relatore BRANCACCIO MATILDE

29 Giu

Forze dell’ordine : Messaggi whatsapp utilizzabilita’

Peraltro, quanto ai messaggi whatsapp, va rilevata la legittimità della loro acquisizione come documenti mediante la realizzazione di una fotografia dello schermo di un telefono cellulare sul quale gli stessi sono leggibili (Sez. 3, n. 8332 del 06/11/2019, dep. 2020, Rv. 278635; Sez. 5, n. 12062 del 05/02/2021, Rv. 280758). Inoltre, ai fini dell’utilizzabilità della trascrizione delle conversazioni a mezzo whatsapp effettuata dalla persona offesa, la necessità di acquisire il supporto telematico o figurativo contenente la relativa registrazione deve essere valutata in concreto, tenendo conto della credibilità della persona offesa e dell’attendibilità delle sue dichiarazioni accusatorie (si veda Sez. 5, n. 2658 del 06/10/2021, dep. 2022, Rv. 282771, che, in tema di atti persecutori, ha affermato che correttamente il giudice di merito aveva ritenuto superflua la richiesta difensiva di accertamento tecnico e di estrazione dei dati del traffico telefonico delle utenze interessate, non essendovi ragione di dubitare dell’attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa in merito alla provenienza e al contenuto dei messaggi). Sez. QUINTA PENALE, Sentenza n.25023 del 09/06/2023 (ECLI:IT:CASS:2023:25023PEN), udienza del 16/02/2023, Presidente ZAZA CARLO  Relatore MICCOLI GRAZIA ROSA ANNA

9 Mag

Forze dell’ordine : Individuazione personale o fotografica

L’individuazione, personale o fotografica, di un soggetto, compiuta nel corso delle indagini preliminari, costituisce una manifestazione riproduttiva di una percezione visiva e rappresenta una specie del più generale concetto di dichiarazione, sicchè la sua forza probatoria discende dal valore della dichiarazione confermativa, alla stessa stregua della deposizione testimoniale, e non dalle formalità di assunzione previste dall’art. 213 c.p.p., per la ricognizione personale (Sez. 5, 23090 del 10/07/2020, Rv. 279437; Sez. 2, n. 16773 del 20/03/2015, Rv. 263767). Ne viene che l’individuazione fotografica non deve essere necessariamente preceduta, ai fini della sua validità, dalla descrizione delle fattezze fisiche della persona indagata, trattandosi di adempimento preliminare richiesto solo per la ricognizione di persona (Sez. 4, n. 7287 del 09/12/2020, 2021, Rv. 280598; Sez. 2, n. 9380 del 20/02/2015, Rv. 263302). Cass. pen. Sez. V, Sent., (ud. 14/03/2023) 17-04-2023, n. 16263

26 Gen

Forze dell’ordine : Art. 337 cp Resistenza a Pubblico Ufficiale

E’ nota la differenza tra il reato di resistenza e di minaccia a pubblico ufficiale individuabile nel momento in cui la violenza o minaccia viene compiuta e nella direzione finalistica della condotta, atteso che nel delitto di minaccia a pubblico ufficiale l’agente mira a costringere il pubblico ufficiale ad omettere un atto del suo ufficio anteriormente all’inizio di esecuzione, mentre nel reato di resistenza la violenza o la minaccia è posta in essere durante il compimento dell’atto d’ufficio (Sez. 6, n. 7992 del 17/06/2014, Tedeschi, Rv. 262623). Sez. SESTA PENALE, Sentenza n.2835 del 23/01/2023 (ECLI:IT:CASS:2023:2835PEN), udienza del 16/12/2022, Presidente PETRUZZELLIS ANNA  Relatore CRISCUOLO ANNA