Categoria: Penale

11 Apr

Penale : Art. 633 cp  Invasione di terreni o edifici

La condotta tipica del reato di invasione di terreni o edifici consiste nell’introduzione dall’esterno in un fondo o in un immobile altrui di cui non si abbia il possesso o la detenzione, atteso che la norma di cui all’art. 633 c.p. non è posta a tutela di un diritto, bensì di una situazione di fatto, dovendosi escludere il reato ogni qualvolta l’autore sia entrato legittimamente in possesso del bene (Sez. 2, n. 40571 del 21/05/2013, Pispicia, Rv. 257328; Sez. 2, n. 51754 del 03/12/2013, Papasidero, Rv. 258063). Cass. pen. Sez. II, Sent., (ud. 25/01/2023) 13-03-2023, n. 10534

11 Apr

Penale : Art 649  cp Causa di non punibilità

L’esimente di cui all’art. 649 c.p., come correttamente evidenziato dai giudici di merito, si applica anche al reato di tentata estorsione purchè questo non sia commesso con violenza sulle persone (cfr. Sez. 2, n. 53631 del 17/11/2016, Giglio, Rv. 268712 – 01; Sez. 2, n. 5504 del 22/10/2013, dep. 2014, Piras, Rv. 258198 – 01).  In una corretta prospettiva interpretativa, d’altro canto, la violenza sulle cose che non sia in concreto diretta nei confronti della persona offesa rappresenta una modalità di commissione della minaccia e non esclude pertanto l’operatività della citata causa di esclusione della punibilità (cfr. Sez. 2, n. 33614 del 13/10/2020, P., Rv. 280234 – 01).   I giudici di merito hanno escluso la sussistenza della esimente invocata ritenendo che la condotta dell’imputato, caratterizzata dal lancio in una occasione di una grossa pietra che ha provocato la rottura di una finestra dell’abitazione all’interno della quale si trovavano la nonna e la sorella, costituisse atto di violenza nei confronti delle persone. Tale conclusione, proprio in virtù della ricostruzione contenuta nella sentenza impugnata, non risulta corretta. Dalla motivazione del provvedimento, infatti, risulta che il ricorrente si è limitato a indirizzare la propria violenza sulle cose, il portone dell’abitazione e una finestra, senza in alcun modo attingere una delle due donne. Condotta questa che, se pure senza dubbio diretta a minacciare e intimidire le persone offese, non è qualificabile come un atto di violenza diretto alla persona tale da escludere l’applicazione dell’esimente. Nè sul punto, d’altro canto, può assumere rilievo la considerazione contenuta nella sentenza, secondo la quale l’azione avrebbe comunque creato un pericolo all’incolumità della nonna che era all’interno dell’abitazione, seppure in una stanza diversa da quella la cui finestra è stata attinta dalla pietra, ciò in quanto la violenza deve essere direttamente indirizzata nei confronti della persona, nulla potendo rilevare l’esistenza di un pericolo solo potenziale e astratto che dalla violenza sulla cosa possa derivare un danno alla persona, che peraltro nel caso di specie non si è nè avrebbe potuto verificarsi. . Il riconoscimento della causa di non punibilità di cui all’art. 649 c.p. quanto al reato di cui al capo 2), la tentata estorsione in danno della sorella e della nonna, impone l’annullamento della sentenza impugnata sul punto e l’eliminazione della pena di mesi otto ed Euro quattrocento di multa applicata in continuazione per tale reato.  Cass. pen. Sez. II, Sent., (ud. 01/12/2022) 09-03-2023, n. 10031

3 Apr

Penale : Art. 633 cp  Invasione edifici pubblici procedibilità d’ufficio

Ai fini della perseguibilità di ufficio del delitto di invasione di terreni o edifici, devono considerarsi “pubblici” – secondo la nozione che si ricava dagli art. 822 e ss. c.c., mutuata dal legislatore penale – i beni appartenenti a qualsiasi titolo allo Stato o ad un ente pubblico, e quindi non solo i beni demaniali ma anche quelli facenti parte del patrimonio disponibile o indisponibile degli enti predetti, e “destinati ad uso pubblico” quelli che appartengono a privati e detta destinazione abbiano concretamente avuto).

Cass. pen. Sez. II, Sent., (ud. 25/01/2023) 13-03-2023, n. 10534

3 Apr

Penale : Art. 13 co 13 TU stranieri reingresso non autorizzato

In tema di reingresso non autorizzato nel territorio dello Stato dello straniero espulso, il giudice non potrebbe disapplicare il decreto di espulsione eventualmente illegittimo, perchè esso non costituisce presupposto del reato, avendo esaurito i suoi effetti con l’esecuzione dell’ordine di allontanamento (Sez. 1, n. 45969 del 23/09/2022, Hysa, Rv. 283752-01).

Cass. pen. Sez. I, Sent., (ud. 19/01/2023) 09-03-2023, n. 10003

3 Apr

Penale : Art. 640 cp Truffa e non insolvenza fraudolenta  non pagare il pedaggio autostradale

“integra il delitto di truffa e non quello di insolvenza fraudolenta, per la presenza di raggiri finalizzati ad evitare il pagamento del pedaggio, la condotta di chi transita con l’autoveicolo attraverso il varco autostradale riservato ai possessori di tessera Viacard pur essendo sprovvisto di detta tessera9(Ordinanza n. 33299 del 27/03/2018, Carriero, Rv. 273701 – 01; Sez. 2, Sentenza n. 26289 del 18/05/2007, Piccoli, Rv. 237150 – 01).

Deve ribadirsi l’ormai risalente orientamento di questa Corte, che ha chiarito che tra l’art. 176 C.d.S., che punisce chiunque eluda il pagamento del pedaggio autostradale, si pone in rapporto di sussidiarietà e non di specialità rispetto alle fattispecie penali eventualmente concorrenti e, pertanto, nell’ipotesi dell’omesso pagamento da parte dell’utente dell’obbligo di pagamento del pedaggio autostradale mediante artifizi e raggiri ben può configurarsi anche il delitto di truffa, che non è pertanto escluso dalla coesistenza dell’illecito amministrativo (in tal senso, cfr. Sezioni unite., n. 7738 del 9/7/1997, Gueli, Rv. 208219; Sez. 2, Sentenza n. 11734 del 06/03/2008, Petruzzellis, Rv. 239750 01).

Cass. pen. Sez. II, Sent., (ud. 12/07/2022) 21-03-2023, n. 11921

28 Mar

Penale : Art. 477-482 Falsa patente di guida estera scaduta di validità 

“La contraffazione non grossolana della patente di guida rilasciata da uno Stato estero non appartenente all’Unione Europea o allo Spa zio economico Europeo integra il reato di cui agli artt. 477 e 482 c.p. anche quando non ricorrano le condizioni di validità del documento ai fini della conduzione di un veicolo nel territorio nazionale”. Cass. pen. Sez. Unite, Sent., (ud. 24/11/2022) 22-03-2023, n. 12064

28 Mar

Penale : Art. 633 cp  Invasione di edifici

Il delitto di invasione di edifici, di cui all’art. 633 c.p., ha natura permanente quando l’occupazione si protrae nel tempo, determinando un’immanente limitazione della facoltà di godimento spettante al titolare del bene, con la conseguenza che il termine di prescrizione inizia a decorrere dal momento in cui cessa l’occupazione, con l’allontanamento dell’occupante dall’edificio (Sez. 2, n. 46692 del 02/10/2019, Tomasello, Rv. 277929; Sez. 2, n. 29657 del 27/03/2019, Cerullo, Rv. 277019; Sez. 2, n. 16363 del 13/02/2019, Bevilacqua, Rv. 276096). Cass. pen. Sez. II, Sent., (ud. 25/01/2023) 13-03-2023, n. 10534

21 Mar

Penale : Art. 479 cp Falsità ideologica in atto pubblico

Va infatti ribadito che quello di falsità ideologica in atto pubblico è reato di pericolo per la cui consumazione è sufficiente il dolo generico (ex multis Sez. 5, n. 12547 del 08/11/2018, dep. 2019, Sirianni, Rv. 276505). E’ dunque indifferente la finalità che ha animato l’agente, non essendo richiesto nè l’animus nocendi, né l’animus decipiendi, con la conseguenza che il delitto sussiste non solo quando la falsità sia compiuta senza l’intenzione di nuocere, ma altresì quando la sua commissione sia accompagnata dalla convinzione di non produrre alcun danno. E se deve escludersi che il dolo generico possa ritenersi sussistente per il solo fatto che l’atto contenga un asserto obiettivamente non veritiero, dovendosi, invece, verificare anche che la falsità non sia dovuta alla negligenza o alla incapacità dell’agente, come pure ad una incompleta conoscenza o ad una errata interpretazione di disposizioni normative, tuttavia deve considerarsi dolosa la falsa attestazione di un accertamento in realtà mai compiuto. Sez. QUINTA PENALE, Sentenza n.9643 del 07/03/2023 (ECLI:IT:CASS:2023:9643PEN), udienza del 05/12/2022, Presidente DE GREGORIO EDUARDO  Relatore PISTORELLI LUCA

21 Mar

Penale : Art. 646 cp  Appropriazione indebita vende bene prima del pagamento dell’ultima rata

“integra il reato di appropriazione indebita il compratore di una compravendita con patto di riservato dominio che, prima d’avere interamente pagato il corrispettivo, alieni la cosa acquistata” (Sez.2, n. 40674 del 24/09/2009, Ballariano, Rv. 245298); infatti, il compratore diventa proprietario del bene ceduto solo con il pagamento dell’ultima rata del prezzo, con la conseguenza che la proprietà rimane in capo all’alienante, per cui è irrilevante che quest’ultimo abbia agito per il recupero delle somme anziché della res. Nel caso di specie, viene contestato al ricorrente il fatto di avere ceduto a terzi beni che non erano propri in quanto ricevuti con vendita con patto dì riservato dominio prima del pagamento dell’ultima rata cui peraltro l’imputato stesso era rimasto inadempiente; ne consegue che la contestazione comprende la violazione della specifica destinazione di scopo impressa dal proprietario al momento della consegna (vedi Sez. 2, n. 24857 del 21/04/2017 Rv. 270092 – 01); nessun dubbio può quindi aversi in ordine alla consumazione del reato e alla irrilevanza della presenza o meno di una specifica richiesta di restituzione da parte dell’avente diritto. Sez. SECONDA PENALE, Sentenza n.9410 del 07/03/2023 (ECLI:IT:CASS:2023:9410PEN), udienza del 02/12/2022, Presidente AGOSTINACCHIO LUIGI  Relatore COSCIONI GIUSEPPE

16 Mar

Penale : Art. 630  cp Sequestro di persona a scopo di estorsione

Costituiscono ius receptum nella giurisprudenza di legittimità i principi secondo i quali il delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione si distingue da quello dì esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alla persona, posto in essere in concorso con il sequestro di persona, non già in base alla intensità della violenza o della minaccia che connota la condotta, bensì in ragione del fine perseguito dal suo autore che, nel primo caso, è volta al conseguimento di un profitto ingiusto, e, nell’altro, alla realizzazione, con modi arbitrari, di una pretesa giuridicamente azionabile (Sez. 6, Sentenza n. 58087 del 13/09/2017, Di Lauro, Rv. 271963); e il delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione, punito dall’art. 630 cod. pen., si distingue da quello di sequestro di persona, previsto dall’art. 605 cod. pen., per la diversità dell’elemento psicologico, essendo quest’ultimo reato caratterizzato dal dolo generico, mentre il primo da quello specifico ravvisabile nell’intento di ottenere un profitto, come prezzo della liberazione. (Sez. 1, n. 14802 del 07/03/2012, Sulger, Rv. 252264). Sez. SESTA PENALE, Sentenza n.8723 del 28/02/2023 (ECLI:IT:CASS:2023:8723PEN), udienza del 01/02/2023, Presidente CRISCUOLO ANNA  Relatore APRILE ERCOLE