Forze dell’ordine : Art. 337 cp Resistenza a P.U.

20 Ott

Forze dell’ordine : Art. 337 cp Resistenza a P.U.

Nella giurisprudenza di legittimità è pacifica la enucleazione dell’elemento materiale del reato di resistenza con riferimento al procedimento in cui si snoda l’attività compiuta dal pubblico ufficiale poiché, si precisa, l’inciso “mentre compie l’atto del suo ufficio” descrive la contemporaneità tra la resistenza e atto che non si esaurisce nell’istante in cui quest’ultimo si perfeziona, ma ricomprende necessariamente anche le fasi immediatamente precedenti e successive, purché direttamente funzionali alla completezza dello stesso (Sez. 6, n. 13465 del 23/02/2023, Bouzy, Rv. 284574). Ne consegue che integra il reato di cui all’art. 337 cod. pen. qualsiasi condotta, di carattere minatorio e/o violento, che si traduca in un atteggiamento – anche implicito, purché percepibile “ex adverso” – volto ad impedire, intralciare o compromettere, anche solo parzialmente e temporaneamente, la regolarità del compimento dell’atto di ufficio o di servizio da parte del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio e, quindi, la condotta oppositiva che si realizza mentre è in corso la verbalizzazione delle operazioni compiute e dei risultati che ne sono conseguiti. Sez. SESTA PENALE, Sentenza n.41138 del 10/10/2023 (ECLI:IT:CASS:2023:41138PEN), udienza del 21/09/2023, Presidente DI STEFANO PIERLUIGI  Relatore GIORDANO EMILIA ANNA

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