Stalking : Art. 572 cp Maltrattamenti in famiglia

11 Apr

Stalking : Art. 572 cp Maltrattamenti in famiglia

Va altresì ribadito che il dolo del delitto di maltrattamenti in famiglia non richiede la sussistenza di uno specifico programma criminoso verso il quale sia finalizzata, fin dalla rappresentazione iniziale, la serie di condotte tale da cagionare le abituali sofferenze fisiche o morali alla vittima, essendo invece sufficiente la sola consapevolezza dell’autore del reato di persistere in un’attività vessatoria, già avvenuta in precedenza, idonea a ledere la personalità della vittima stessa (Sez. 1, n. 13013 del 28/01/2020, O., Rv. 279326; Sez. 3, n. 1508 del 16/10/2018, dep. 2019, C., Rv. 274371; Sez. 6, n. 15146 del 19/03/2014, D’A., Rv. 259677).  Inoltre, affinchè sia integrato il delitto previsto dall’art. 572 c.p., non è necessario che gli atti vessatori vengano posti in essere per un tempo prolungato, essendo sufficiente la loro ripetizione, anche se in un limitato contesto temporale, e non rilevando neppure, data la natura abituale del reato, che durante lo stesso siano riscontrabili nella condotta dell’agente periodi di normalità e di accordo con il soggetto passivo (cfr., ad es., Sez. 3, n. 10378 del 08/01/2020, M., non mass. sul punto nonchè Sez. 3, n. 6724 del 22/11/2017, dep. 2018, D. L, Rv. 272452).  Cass. pen. Sez. II, Sent., (ud. 03/02/2023) 16-03-2023, n. 11290

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