Codice della strada : Art. 141 e  145 CdS Sinistro stradale velocità

28 Mar

Codice della strada : Art. 141 e  145 CdS Sinistro stradale velocità

Quanto alla velocità serbata, le avverse condizioni addotte a giustificazione dell’accaduto da parte dell’imputato (manto stradale scivoloso e scarsa illuminazione) avrebbero dovuto indurre quest’ultimo a mantenere una velocità ancora più bassa e prudente, come correttamente osservato dalla Corte di merito in sentenza (sull’argomento cfr. Sez. 4, n. 24823 del 02/03/2007, Rv. 236988 – 01:”In tema di circolazione stradale, l’osservanza della regola cautelare imposta dalla legge non vale sempre ad esonerare dalla responsabilità per il reato colposo quando esistano concrete circostanze che la rendano inidonea, nel caso concreto, a garantire la tutela del bene cui la regola cautelare è preordinata. (Fattispecie in tema di omicidio colposo da incidente stradale in cui è stata ritenuta insufficiente, ai fini di escludere la responsabilità dell’imputato, la circostanza che egli avesse rispettato i limiti di velocità, avendo egli omesso di ridurre ulteriormente la velocità adeguandola alle concrete condizioni della strada, che, nel tratto interessato, era bagnata, con un restringimento della carreggiata e una curva che ostacolava la visuale)”; Sez. 4, Sentenza n. 8526 del 13/02/2015 Ud. (dep. 25/02/2015) Rv. 262449 – 01: “In tema di reati colposi derivanti da inosservanza delle norme sulla circolazione stradale, nel formulare il proprio apprezzamento sull’eccesso di velocità relativa vale a dire su una velocità non adeguata e pericolosa in rapporto alle circostanze di tempo e di luogo, indipendentemente dai prescritti limiti fissi di velocità – il giudice non è tenuto a determinare con precisione ed in termini aritmetici il limite di velocità ritenuto innocuo, essendo sufficiente l’indicazione degli elementi di fatto e delle logiche deduzioni in base ai quali la velocità accertata è ritenuta pericolosa in rapporto alla situazione obiettiva ambientale. (Nella fattispecie l’imputato aveva mantenuto una velocità prossima, per difetto, al limite vigente nel tratto stradale interessato dal sinistro, valutata, tuttavia, non adeguata in considerazione della scarsa visibilità notturna, della prossimità sia alle strisce pedonali sia all’intersezione con altra strada nonchè della presenza a bordo del motociclo da lui condotto di un passeggero privo di casco)”).

Cass. pen. Sez. IV, Sent., (ud. 10/02/2023) 10-03-2023, n. 10107

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