Polizia Giudiziaria: Art. 493 ter cp Indebito utilizzo di  carte di credito

7 Giu

Polizia Giudiziaria: Art. 493 ter cp Indebito utilizzo di  carte di credito

Di contro, l’ipotesi di reato individuata è corretta, atteso che l’art. 55, comma 5, D.Lgs. n. 231/2007 punisce chiunque, al fine di trarne profitto per sé o per altri, indebitamente utilizza, non essendone titolare, carte di credito o di pagamento, ovvero qualsiasi altro documento analogo che abiliti al prelievo di denaro contante o all’acquisto di beni o alla prestazione di servizio. Posto che deve trattarsi di una carta o di un documento analogo, idoneo ad assolvere alla propria funzione di strumento finanziario, questa Corte (Sez. 2, n. 38837 del 25/6/2019, Rv. 277097; Sez. 2, n. 47725 del 7/11/2014, Rv. 260792) ha evidenziato in maniera del tutto condivisibile che l’uso indebito della carta di credito o di analoghi strumenti di pagamento ben può realizzarsi attraverso la disponibilità e la spendita dei relativi codici, non essendo necessario il materiale possesso del documento cartaceo o plastificato, costituendo quest’ultimo esclusivamente lo strumento che incorpora le sequenze identificative del titolare del rapporto negoziale, abilitandolo a regolare per tal via le proprie transazioni. La fattispecie in esame, pertanto, è pienamente integrata anche a fronte della smaterializzazione della condotta, il cui disvalore rimane integro pur se la stessa risulta svincolata dalla disponibilità del supporto fisico. Infatti, l’espressione di “indebito utilizzo” di cui al contestato art. 493 ter cod. pen., che definisce il comportamento illecito sanzionato, individua la lesione del diritto incorporato nel documento, prescindendo dal possesso materiale della carta che lo veicola e si realizza con l’uso non autorizzato dei codici personali. Sez. SECONDA PENALE, Sentenza n.21771 del 06/06/2022 (ECLI:IT:CASS:2022:21771PEN), udienza del 09/02/2022, Presidente RAGO GEPPINO  Relatore PACILLI GIUSEPPINA ANNA ROSARIA

Rispondi